IL MONDO DEI VETTORI


Da Leonardo ai giorni nostri


Approcciamo il mondo dei vettori con un nuovo formalismo. Prima vi era l’incapacità di formalizzare un’immagine, poi questo divenne possibile grazie al mondo raster. Il salto era un salto di tipo logico. Prima avevamo un set di codici abbastanza semplici, con schermi uguali da una parte e dall’altra, con righe e colonne dove ogni punto era identificato da lettere e numeri. Attraverso questa maniera capiamo densità, risoluzione, colore. Ora facciamo lo stesso ragionamento con il mondo dei vettori.

Dopo aver vissuto con il sistema bitmap ci rendiamo conto che abbiamo perso tempo. Con il sistema bitmap, il momento finale è sempre bitmap qualunque sia l’origine. Inoltre, si basa sui pixel.

Cosa può essere utilizzato per la rappresentazione che possa essere più veloce e più facile? Viene inventato un mondo diverso che si distacca dai pixel: i vettori. In comune con i pixel si hanno le coordinate. Vengono inventati i vettori che potrebbero essere:

- Punto

- Linea

- poligonale aperta o chiusa

- forma regolare, poligonale

Come faccio a dire che la linea è facilmente modificabile? Ogni entità è nominabile, le posso chiamare e quindi con questo posso dire che “Linea 1 può spostarsi”. In quanto nominabile sono portatori di significati, quindi è un mondo semantico.

C: convenzione, Vector con le coordinate.

Abbiamo così più precisione con un programma di tipo vettoriale nel quale le informazioni vengono trasmesse su 2 dimensioni (per ora).

Tra le informazioni possono essere aggiunte delle descrizioni come “fill” riempi: fill 65535.000…

Posso anche accoppiare delle trasformazioni intelligenti come scala, duplica, distorci… Posso anche diminuire la sua natura originaria “da poligono a quattro righe”.